IL PAVIMENTO RADIANTE

Il pavimento radiante

Il pavimento radiante è un sistema di riscaldamento che utilizza il calore proveniente da tubazioni collocate dietro le superfici piane (a pavimento) dell'ambiente da riscaldare.

 

L’EVOLUZIONE

Gli impianti radianti hanno origini lontane; ad esempio Cinesi ed Egiziani avevano ideato un sistema che prevedeva un’intercapedine sotto il pavimento che veniva riscaldata tramite i fumi prodotti da un focolare interrato che consentiva però il riscaldamento di un solo locale. I Romani, invece, utilizzavano sistemi più evoluti: attraverso un solo focolare di dimensioni notevoli posto all’esterno delle abitazioni riuscivano a riscaldare più locali attraverso l’aria calda prodotta che veniva fatta circolare nelle intercapedini presenti sotto il pavimento e all'interno delle pareti.
 
In epoca moderna, il primo progetto di impianto radiante simile alla sua configurazione attuale si deve al termotecnico inglese Barker, che ideò nel 1908 un sistema di tubi da disporre sotto il pavimento, nei quali far circolare acqua calda che attraverso l’irraggiamento potesse riscaldare i locali.

Questo sistema però non poteva essere sfruttato pienamente all’epoca, poiché le case disperdevano troppo calore a causa della mancata coibentazione termica delle costruzioni.
 
Ad oggi invece, grazie all’attenzione dell’edilizia alle tecniche di isolamento termico degli edifici incentivate dal Governo, è possibile riscaldare i locali con minor calore e con temperature a pavimento più basse, ottenendo un rendimento maggiore. (Fonte edilportale.com)

 

IL COMFORT

Con i sistemi radianti a pavimento, ogni metro quadrato interno a disposizione può essere sfruttato per conseguire una buona climatizzazione.
Non solo per riscaldare ma, grazie all’evoluzione tecnologica dei dispositivi di regolazione, anche per il raffrescamento estivo: i pavimenti radianti divengono così impianti reversibili e completamente sfruttabili per tutto il ciclo termico dell’unità residenziale, rappresentando così una valida alternativa al climatizzatore. In entrambi i regimi di funzionamento, riscaldamento e raffrescamento, i pavimenti radianti funzionano con una limitata differenza di temperatura tra l’acqua e l’ambiente da climatizzare e, allo stesso tempo, tra l’ambiente stesso e l’aria esterna: per questo motivo possono essere definiti come sistemi a ridotta differenza di temperatura.

Comfort ottimale con temperature costanti ed uniformi nei vari locali, assenza di moti convettivi, risparmio energetico, eccellente sfruttamento di energia da fonti rinnovabili, fruibilità degli spazi, sono tra i principali risvolti positivi che rendono “gli impianti invisibili” sempre più diffusi nella nuova costruzione come nella ristrutturazione.

Un impianto di questo tipo presenta un interessante profilo costi-benefici. Ci sono tuttavia diversi fattori da prendere in considerazione. Vediamoli tutti:

 

I VANTAGGI DI UN SISTEMA DI RISCALDAMENTO A PAVIMENTO

Il riscaldamento a pannelli radianti comporta un importante vantaggio economico ed ambientale. La cosa sembra abbastanza controintuitiva. Le spese iniziali di acquisto sono infatti superiori (anche 50%) rispetto a quelle previste per i sistemi di riscaldamento classici. Vuoi per la necessità di utilizzare materiali di migliore qualità, vuoi per il bisogno di manodopera qualificata e complessità dei lavori da effettuare, all’inizio si spende di più. Ma la maggiore spesa è ammortizzabile entro un arco di tempo limitato grazie al risparmio energetico con esso conseguibile. E’ possibile stimare che, grazie ad un risparmio energetico quantificabile nell’ordine del 25% all’anno, nell’intero ciclo di vita di un impianto di questo tipo, il risparmio complessivo che l’utente può realizzare – anche al netto di eventuali incentivi di legge – possa arrivare al 35% del totale costi di periodo.

Un secondo vantaggio è dato dal fatto che questo sistema può convertirsi anche in un impianto di raffrescamento. Semplicemente con l’immissione di acqua fredda (anche solo 15-17 °C) al posto dell’acqua calda, si ottiene il risultato di rinfrescare l’ambiente senza gli svantaggi (chi non soffre i getti di aria fredda?) e i consumi energetici collegati ai condizionatori, anche se la resa risulta essere inferiore rispetto ai classici sistemi di raffreddamento.

Terzo vantaggio, una migliore e più uniforme diffusione del calore. A differenza di quello che accade coi radiatori, il calore si diffonde in maniera omogenea negli interni.

La possibilità di utilizzare energie rinnovabili è il quarto vantaggio associabile ad un sistema radiante. Usare le rinnovabili per i radiatori è attualmente impossibile, dato che dobbiamo portare l’acqua fino ai 70° e per fare ciò dovremo per forza usare un riscaldamento a gas o gasolio.

Meno polveri, acari e muffe. A differenza dei radiatori, che producono polveri nocive che poi ci troviamo a respirare, nel caso del riscaldamento a pavimento questo problema è assai minimizzato. Con il riscaldamento a pavimento, l’aria non si riscalda e conserva quel tasso di umidità indispensabile per fare cadere le particelle nocive nell’aria. Il tutto con ovvi benefici per la nostra salute (e soprattutto per chi soffre di allergie).

 

ULTERIORI VANTAGGI DI UN SISTEMA DI RISCALDAMENTO A PAVIMENTO

In vantaggi non finiscono qui. Meritano di essere citati anche alcuni vantaggi di rilevanza “minore”.

Abbiamo citato in precedenza il fatto che un impianto di questo tipo ci consenta un ventaglio più ampio di opzioni per arredare gli interni. A dispetto di alcuni pregiudizi che perdurano, anche il pavimento può essere del tipo che volete. Con il riscaldamento a pavimento non si registrano variazioni significative della resa termica dovute alla scelta del tipo di pavimento. L’unica cosa cui fare attenzione, nel caso vogliate posare un pavimento in parquet, è che la posa vada fatta da un parquettista abile. Vanno utilizzate dimensioni ridotte, in quanto il pavimento deve essere stabile e ben posato per prevenire la possibilità che si “sollevi”.

Generalmente un sistema di riscaldamento a pavimento necessita di un numero minore di interventi di manutenzione e riparazioni in confronto ai tradizionali radiatori. Va comunque prevista una manutenzione periodica dell’impianto, con un lavaggio completo. Parimenti è opportuno aggiungere all’acqua che gira nei tubi, additivi che la puliscano e la liberino dai fanghi. La presenza di fanghi, alghe e calcare, nonché eventuali fenomeni di corrosione, potrebbe provocare guasti alla caldaia o una diminuzione della sua resa energetica.

Ogni ambiente con la propria temperatura ideale, grazie ai termostati. Ogni stanza potrà avere la sua temperatura ideale (ed omogenea) grazie al collocamento di un termostato per il controllo della temperatura. In questo modo, ridurremo anche lo spreco energetico.

Infine, l’impianto risulta completamente privo di elementi visibili all’interno degli edifici, permettendo un’ampia libertà architettonica e di arredamento.

 

GLI SVANTAGGI DEL SISTEMA DI RISCALDAMENTO A PAVIMENTO

Ancorché ammortizzabili in breve tempo, i costi di realizzazione dell’impianto sono più alti rispetto ai classici termosifoni. In media, in un 30% circa, ma possiamo arrivare tranquillamente fino al 50%. Ciò varia a seconda della qualità dei materiali acquistati, dal dimensionamento e dell’assistenza fornita.

I possibili danni alle tubazioni obbligano a rimuovere almeno in parte il pavimento. Provate a pensare cosa può voler dire non avere una scorta di piastrelle o parquet dello stesso tipo per ripristinare il pavimento… Naturalmente, in caso di guasto alle tubature, è indispensabile avere conservato una planimetria del progetto per minimizzare l’impatto di un eventuale intervento.

Pavimenti in parquet: se non posati a regola d’arte, i listelli potrebbero sollevarsi e presentare difetti di complanarità, con conseguenti disagi per gli utenti.

Un sistema di riscaldamento a pavimento ci obbliga a sollevare di almeno 4 cm la pavimentazione. Questo può essere un problema quando si ristruttura, ci sono mobili su misura o altre eventualità da tenere presente (ad es. altezze minime degli ambienti previste dalle norme igienico-sanitarie).

Un sistema radiante non può essere acceso e spento ad intermittenza. Va tenuto acceso almeno per un giorno affinché riscaldi l’ambiente e va tenuto in funzione una volta raggiunta la temperatura desiderata. Ciononostante, consente risparmi energetici consistenti, come spiegato, stante la necessità di riscaldare meno l’acqua o il filo elettrico.

 

E’ CONVENIENTE?

Non è possibile fornire una risposta univoca, valida in ogni situazione, a questa domanda. Quanto risparmio energetico consenta un sistema radiante, quanto comfort, quali vantaggi o svantaggi puntuali, dipende da una pluralità di fattori.

Tra l’altro, non possiamo prescindere da fattori quali:

-  le caratteristiche della struttura;

-  la qualità dei materiali usati;

-  l’efficacia dell’isolamento termico degli ambienti interessati dall’intervento;

La valutazione deve essere fatta considerando tutti gli elementi nel loro insieme, affidandosi rigorosamente a Tecnici preparati.

E’ innegabile che il riscaldamento a pavimento presenti un interessante profilo di costi/benefici, per noi e l’ambiente. Per tanto, rappresenta un’opzione da valutare attentamente qualora si presentassero le condizioni per installarlo.

Ricordatevi sempre, qualora optiate per questo tipo di soluzione, di richiedere al termine dell’installazione la dichiarazione di conformità dell’impianto che assicura appunto la sua corretta installazione. (Fonte tuttogreen.it)